Una rivisitazione attualizzata dello storico pomodoro pizzutello

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“I diversi eventi per far conoscere in campo questo particolare segmento di pomodoro e, ancor di più, l’apprezzamento di un po’ tutti gli attori della filiera, confermano il successo del nostro Pizzillo F1”. A dirlo è Rosario Privitera, Area Manager Centro-Sud di TSI Italia, che prosegue: “Pizzillo è una rivisitazione attualizzata dello storico pomodoro pizzutello. Identico, per gusto, al pomodoro con cui e nostre nonne condivano la pasta anni addietro, Pizzillo si caratterizza, come suggerisce il nome, per la forma del frutto, che termina a punta: una peculiarità dei pomodori che un tempo si coltivavano in tutto il Sud Italia”.

“Tecnicamente si tratta di un midi plum dai frutti consistenti e dall’ottimo peso specifico – ha ribadito Privitera – La pianta è di vigore medio, con una buona copertura fogliare, a internodi regolari. Ottima l’allegagione durante tutto il ciclo. Grappoli di 8-10 frutti, disposti a spina di pesce, con bacche caratterizzate dalla classica forma a “pizzo”; di pezzatura uniforme e dal peso medio di 35-50 grammi. La polpa carnosa e consistente gli conferisce una buona durezza. Con Pizzillo non solo abbiamo una bacca di gusto, ma anche con la giusta colorazione, una buona pezzatura e le parti verdi di un bel colore deciso: tutti elementi che risultano oltremodo interessanti”.

Pizzillo, essendo una varietà moderna, comporta anche vantaggi sul piano genetico come la resistenza al cladosporium del pomodoro, a maggior garanzia del produttore e della sostenibilità complessiva del prodotto, che non avrà bisogno di trattamenti specifici in fase di coltivazione. Resistenze genetiche: HR: ToMV:0-2/TSWV/Va:0/Vd:0/Fol:0,2/Pf:A-E/Ss; IR: TYLCV. Combinazione ideale con il portainnesto Top Gun.

Questa novità varietale, come accennato in apertura, è stata recepita molto bene dai produttori, vivaisti e commercianti: insomma da tutta la filiera.

“Nei vari momenti d’incontro come gli Open Day etc – ha tenuto a sottolineare il manager – ci ha colpito l’interesse degli agricoltori più anziani che si sono voluti confrontare coi nostri tecnici, ritrovandosi a ricordare i pizzutelli di un tempo. Questo particolare approccio ci ha dato l’opportunità di fare un salto nel passato della loro vita personale e professionale, ricordandoci al contempo i sapori ritrovati grazie al nostro lavoro”.