Una delle realtà produttive che si sono specializzate nella coltivazione di cetriolo in serra, è l’azienda agricola F.lli Facchini.
L’ortaggio viene allevato in serre idroponiche, su substrato, in regime di agricoltura a difesa integrata e certificata a residuo zero, oltre che nichel free. L’azienda di Giovinazzo (BA), in Puglia, coltiva anche pomodoro nei diversi segmenti per il mercato del fresco, quali insalataro (tipo collettato), datterini rossi e colorati (tigrati, giallo, arancione) e ciliegino.
Per quanto riguarda il cetriolo, si tratta della varietà Minuto (cetriolo della tipologia baresano) della ditta sementiera TSI Italia, che i fratelli Facchini coltivano con soddisfazione e successo su una superficie di 1 ettaro. La quantità commercializzata è di 200 ton, nel periodo maggio – settembre, con destinazione i mercati del centro-nord Italia in diverse catene di supermercati, specialmente in confezioni da 750 grammi.
“La peculiarità del cetriolo Minuto di TSI Italia – riferisce Pietro Facchini – riguarda in particolar modo la produttività della pianta. Il frutto è edibile con tutta la buccia, perché questa risulta sottile; non è mai amaro e la polpa risulta dolce, croccante e succosa”.
Ma vediamo più da vicino quali sono le caratteristiche specifiche di questo ibrido di mini cetriolo partenocarpico liscio, adatto per coltivazioni in serra e tunnel.
“Il frutto – spiega Facchini, che è un agronomo di lunga esperienza – è perfettamente cilindrico, della lunghezza di 10-14 cm; sempre liscio e brillante, di un ottimo colore verde. Buona, inoltre, è la conservabilità in post-raccolta, ovvero il tratto della cosiddetta long shelf life (LSL), che tanto piace alla GDO. La pianta è aperta e compatta, con internodi cortissimi e un’ottima capacità generativa”.
Il pacchetto delle resistenze di Minuto è il seguente: HR:Px/Cca/Ccu IR:CMV.
L’azienda agricola, certificata GlobalGAP, si estende su una superficie di circa 15 ettari, di cui 10 di colture sotto serra. La gestione tecnica delle coltivazioni è affidata a uno dei fratelli, l’agronomo Pietro Facchini, per l’appunto, che cura la produzione fondendo il know-how accademico e l’attività di ricerca con la diretta applicazione nei cicli produttivi.