Come la scelta varietale influenza il reddito aziendale
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Si è trattato della terza tappa di un evento itinerante che ha già toccato Lazio e Sicilia, a base delle varietà di punta di pomodori proposte da TSI Italia, preparate, questa volta, dallo chef Matteo Sangiovanni e dalla sua brigata.
Hanno partecipato le più note aziende vivaistiche della Piana del Sele, e alcune tra le più importanti aziende agricole produttrici di pomodori da mercato fresco. Gli ospiti sono stati particolarmente colpiti dall’originalità dell’evento, in quanto hanno potuto apprezzare il prodotto non solo in campo ma anche in tavola.
Ad accogliere produttori, commercianti e vivaisti, c’erano Elena e Armando Meo (TSI Italia Campania), assieme a Roberto Manuta (area manager centro nord TSI Italia) che li hanno accompagnati nel percorso “dal seme al gusto in tavola”.
“Siamo convinti che alla base della scelta varietale, in fase di produzione, vi debba essere il gusto del prodotto – ha detto Pino Fioretti, general manager di TSI Italia – D’altra parte, produrre un pomodoro che tenta di soddisfare le aspettative della filiera, grazie alla genetica, ha generato una sovrabbondanza di commodities che inflazionano il mercato. La nostra strategia, invece, mira da una parte a soddisfare il produttore con varietà aventi una certa facilità nella gestione della coltivazione, assicurando resa, tenuta post harvest e, dunque, reddito aziendale, e dall’altra non prescindere dalle qualità organolettiche che il consumatore ha il diritto di portare sulla sua tavola. In questo senso, le varietà proposte da TSI Italia si distinguono sui mercati. Organizzando questi eventi, puntiamo su una maggiore consapevolezza anche da parte del coltivatore, che si accosta ai nostri prodotti con un approccio più completo, imparando a conoscere a tavola le delizie che egli stesso coltiva”.
Lo chef ha esaltato la bontà del gusto dei pomodori TSI Italia, accogliendo gli ospiti con una degustazione di caviale di olio e basilico che arricchiva il carpaccio di pomodori: Top Zohar, midi plum tigrato con striature verde scuro, dal sapore umami; Degustibus, midi plum rosso intenso e di grande bontà; Fanello, datterino rosso con grado brix molto elevato.
Sangiovanni, poi, ha dedicato ogni portata a una singola varietà, esaltandone le caratteristiche organolettiche. Le varietà di pomodori protagoniste delle portate sono state: Pizzillo, un midi plum caratterizzato dalla forma a punta che richiama la varietà della tradizione campana tipo “pizzutello”; Sweet Marzino, mini San Marzano con ottimo rapporto acidi/zuccheri e un gusto inconfondibile; Yuka, datterino arancione dalla morbida dolcezza; Reef, varietà di cuore di bue, base del freschissimo e aromatico dessert.