La genetica orticola tra passato, presente e futuro

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TSI Italia, filiale italiana della Israeliana Top Seeds International, appartenente al gruppo Mitsui, ha tenuto nei giorni scorsi in località Barchi -Terracina un convegno dal titolo “La genetica orticola tra passato, presente e futuro“.

L’incontro era volto a far conoscere l’azienda, la sua organizzazione, le attività di ricerca e le principali varietà d’interesse per la zona. Numerosa la partecipazione, che ha visto coinvolti tutti gli attori della filiera: produttori, vivaisti, tecnici e commercianti.

L’attenzione si è focalizzata sull’attività di ricerca svolta su pomodoro, nei siti dell’azienda tra Israele e Sicilia per il mercato Italiano, con metodi di miglioramento genetico tradizionale che si avvale di tecniche di incrocio moderne. A seguito dell’evento, Roberto Mantua, Area manager Centro-Nord di TSI Italia ha risposto ad alcune domande.

“TSI Italia sta dedicando molti sforzi alla creazione di nuove varietà e riconversione delle principali varietà vendute – ha detto Mantua – grazie all’introgressione della resistenza al virus del pomodoro Tomato Brown Rugose Fruit Virus ( ToBRFV) visto l’espandersi della problematica e la forte richiesta di varietà resistenti. D’altra parte, la più recente sfida per la coltivazione del pomodoro a livello mondiale è proprio quella del contrasto al ToBRFV. In quest’ottica, volendo fornire una soluzione affidabile ai propri clienti per contrastare la malattia, abbiamo deciso di mettere in atto una strategia che mira ad affrontare il problema nella sua interezza. Il nostro protocollo si basa sulla correlazione dei tre parametri: background genetico, geni della resistenza, condizioni ambientali.”

“Durante il convegno formativo e informativo abbiamo messo in luce come in TSI Italia riteniamo opportuno che per cogliere la sfida epocale del TBRFV si debba agire su diversi fronti – aggiunge il manager – tenendo conto di molteplici fattori, soddisfatti i quali si otterrà il miglior risultato finale. E come? Utilizzando varietà resistenti (IR o HR) e innestando tali varietà su un portinnesto anch’ esso resistente IR o HR. Bisogna naturalmente adottare tutte le forme necessarie di prevenzione e profilassi, porre cura nella nutrizione, dedicare alla coltivazione della varietà resistente le migliori strutture serricole in azienda e scegliere il periodo di trapianto più opportuno”.

Parte della riunione è stata dedicata all’illustrazione della gamma prodotti tra novità e varietà ormai assimilate come certezze tra cui Capitolino F1, il nuovo ciliegino che migliora il già affermato Sbirulino, grazie a un pacchetto di resistenze più completo HR: ToMV:0-2/TSWV/Va:0/Vd:0/Fol:0,1/Pf: A-E IR:Ma/Mi/Mj. “Capitolino F1 ha un ottimo vigore e internodi corti, abbondante fioritura e allegagione che garantisce continuità produttiva e rese elevate anche nel periodo estivo. I grappoli sono determinati, regolari ed eleganti, con parti verdi robuste e colore rosso intenso e attraente. I frutti sono consistenti con un peso medio di 25-30g è godono di un ottima tenuta in post raccolta. Capitolino è indicato per cicli medio- precoci e tardivi”.

L’evento ha fornito anche l’occasione per presentare il primo portainnesto pomodoro resistente a ToBRFV : Interceptor F1 con le resistenze HR: ToMV:0-2/Va:0/Vd:0/Fol:0-2/For/Pl/Pf:A-E; IR: Mi/Ma/Mj/ToBRFV. Primo portinnesto resistente al ToBRFV (IR). “Alta vigoria, migliore risposta produttiva nei cicli lunghi, efficienza legata alla resistenza (IR) al Tomato Brown Fruit Rugose Virus (ToBRFV), per tale ragione è preferibile il suo utilizzo con nesti che siano anch’essi resistenti a tale virus, al fine di fornire copertura sia alla parte epigea che a quella ipogea della pianta. La sua caratteristica è quella di essere molto rustico e continuativo. Ha un’elevata capacità di ripresa vegetativa post stress termici. Ottimo equilibrio vegetativo/generativo, nonostante il vigore elevato. Si caratterizza inoltre per un’alta germinabilità ed uniformità di levata consentendo un notevole numero di piante utili all’innesto”.

Nel corso della serata si è parlato tra le novità anche del primo cetriolo partenocarpico della tipologia spinoso Italiano TSI, Cheope F1 con HR: Px/Ccu; IR: Cca,CMV,CVYV. “Si tratta di una varietà ibrida precoce, adatta per coltivazioni nel periodo primaverile-estivo. La pianta è vigorosa, con internodi corti e pochi germogli laterali, rustica e facile da coltivare; è sana e tollerante agli stress termici. Allegagione continua durante tutto il ciclo produttivo con produzione elevata. Frutto cilindrico di ottima qualità, di colore verde scuro con picciolo medio-lungo. I frutti sono spinosi e molto uniformi con una lunghezza media di 19-21 cm. La cavità placentare ridotta e piena conferisce un alto peso specifico. Buono il pacchetto di resistenze con in aggiunta una tolleranza di campo alla peronospora. Più che buona è la tenuta in post raccolta.

Tra le altre varietà di interesse, durante l’evento è stato fatto cenno anche al datterino Fanello F1, resistente aToBRFV, al mini san marzano Sweet Marzino F1, ai midi plum Degustibus F1 e Pizzillo F1, al cuore di bue Reef F1, all’oblungo Mr Green F1, al grappolo TR1908L (Rubio) resistente a ToBRFV, allo zucchino Grey Ausonia F1, allo zucchino scuro Lepino F1.

In conclusione, tutto il team TSI Italia si dichiara soddisfatto dell’interesse mostrato dalla folta platea dei partecipanti e nel ringraziare si augura che le informazioni condivise possano essere di aiuto e supporto nella difficile scelta di varietà ad alto valore genetico, atte a soddisfare le sempre più esigenti richieste del mercato italiano.

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